26 gennaio 2025
 
Il fermo moto scaramantico che faccio da sempre dal 18 dicembre al 2 gennaio è durato un po' di più del solito, il 3 gennaio un attacco di vertigini mi ha costretto a letto, poi altri impedimenti.
Mi capitò già di svegliarmi col mondo che mi girava attorno ma allora ero lontano da casa e solo, sul confine fra Finlandia e Norvegia, a Neiden, in un camping in cui ero unico ospite (Ad est del Capo verso la Russia - 2002).
Il mio mono mi ha aspettato paziente, si è goduto una ricarica della batteria come regalo di fine anno, è pronto.
Difficilmente uso la moto di domenica ma stamattina mi sono svegliato con l'idea di farlo, guardo fuori: piove.
Bene così, mi piace girare sotto la pioggia (anche se preferisco il sole).
Un centinaio di chilometri, tanto come scaldaolio, ma soprattutto come scaldacuore dopo un periodo di fermo un po' troppo lungo per pippe varie di salute, niente d'importante ma mi son perso le prime giornate dell'anno.
Pianura, stradine, il mono suona una musica gradevole, temperatura piacevole, un aiutino dai paramani Givi che ho montato, mi è bastato il riscaldamento minimo dei guanti a batteria per stare da papa.
Vallesanta di Campotto, unico presente anatroni a parte, un posto che mi ispira pace.
Poi verso casa, le nuvole si aprono, arrivo quasi asciutto con un timido sole.
Bello.