Due giorni in coppia con l'Himalayan

13 settembre

Si parte poco dopo le otto, nostra intenzione gironzolare tutta la giornata con sosta pranzo al Pescatore da Andreina, fra Tolle e Scardovari dove l'anguilla viene cotta secondo le regole, sulla griglia: si aspetta un'oretta ma anche gli antipasti di pesce sono squisiti, come pure il vinello bianco frizzantino.
Mattinata umida, qualche goccia di pioggia, qualche foschia ogni tanto, ma fresco gradevole con i traforati.
La Hima borbotta lanciata sui 90 nei lunghi rettilinei, ho preso il TomTom per badare agli autovelox, un po' troppo numerosi ormai dappertutto.
Una sosta cappuccino in un baretto verso le 10 e mezza, poi al ristorante un po' in anticipo, approfittiamo per due passi lungo l'argine del fiume.


Ripartiamo, fa un po' caldo, umidità notevole.
A Scardovari puntiamo direttamente alla Sacca omonima e dopo qualche chilometro puntiamo direttamente Santa Giulia abbreviando notevolmente il percorso, dopo il ponte di chiatte il solito giro di Bacucco fino all'imbarco per l'Isola dell'Amore, poi l'altro ponte di chiatte a pagamento fra Gorino Veneto e Gorino Ferrarese, Bosco Mesola e via verso Marina Romea dove arriviamo intorno alle 17.
Siamo a casa, frescura gradevole dopo il caldo umido della Romea dove abbiamo beccato un momento di traffico quasi zero.



14 settembre

Un centinaio di chilometri attraverso la campagna, strade un po' scassate ma con Hima sui 70 all'ora tutto è sopportabile.
Sosta capuccino e briochina a Lavezzola, temperatura gradevole, meno umidità di ieri, poi a casa per pranzo.
Giovanna ha un po' criticato la sella posteriore ma poi non ha più detto nulla, da un po' non mi seguiva, dovrà riabituarsi.