Eremo di Camaldoli

Ogni anno in prossimità di Ferragosto dedico una giornata all’Eremo: vado, mi diverto a guidare e rientro.
Quest’anno, oggi 2 agosto, partenza dal mare con la Tracer poco prima delle 7.
Attraverso Ravenna col fresco passando dal centro per evitare la tangenziale sempre piena di camion, poi verso Forlì, Santa Sofia, il Passo della Calla, Stia.


Breve sosta all’Eremo per uno spuntino con cose dolci portate da casa, un cappuccino al bar e acqua fresca che esce copiosa da una fonte sulla parete dell’Eremo.


Riparto: lo sterratino dei Fangacci in discesa fino a Badia Prataglia, il Passo dei Mandrioli, la E45 da Bagno di Romagna e di nuovo al mare alle 13 meno qualche minuto per sedermi a tavola con Giovanna: spaghetti alla Carbonara a volontà, ottima cuoca Giovanna e ottima padrona di casa.


Cancello aperto, garage aperto, spengo la moto, mi metto in maglietta, calzoncini e infradito e salgo in casa.

La moto mi ha ancora sorpreso per l'agilità: svelta su tornanti e curve a piccolo raggio, ben frenata, già poco sopra ai 2mila giri il motore spinge e via via acquista vigore nel range 3mila/7mila

Nei tratti con curve a raggio più ampio è docile e segue la traiettoria voluta infondendo una grande sicurezza, trattenersi dall’esagerare sarebbe d’obbligo, ma la moto è tanto piccola, leggera e maneggevole da indurre a non trattenersi col gas.

Motina intelligente, l’importante è godersela il più possibile.